La testa altrove


Ho bisogno di avere la testa altrove per sopportare meglio l'immobilità imposta dalle attuali restrizioni.
Ieri mattina ho aperto gli occhi verso le 5:30, ben prima della sveglia solita, probabilmente perché la sera precedente sono andato a dormire "troppo presto" (le 22:30) e adesso il mio corpo ha interiorizzato un orologio e più di un tot. di ore non dormo.
Ormai i miei pensieri sono quasi sempre diretti ai dispiaceri da mancanza di viaggi, a chissà se, chissà come e soprattutto chissà quando potrò ripartire. Quest'incognita è ormai un'ossessione. 
Così ho avuto un'idea: comprare dei libri che parlino di viaggi, che siano veri o nella finzione di un romanzo, qualcosa che sposti la mia mente via da qui, visto che per fortuna ho una fervida immaginazione e a volte riesco a visualizzare talmente bene quasi come vedere un film.
Ho iniziato a cercare su Google e ho fatto degli screenshot di alcuni titoli che mi interessavano, così durante la mattinata mi sono diretto verso una libreria che si trova di fronte a dove lavoro.
Si chiama "Libreria Therese" ed è in corso Belgio 49 bis a Torino. Non ero mai entrato (a parte una volta sola per consegnare una lettera, sostituendo il mio collega) ma quasi tutti i giorni rivolgo lo sguardo alle vetrine dall'altra parte del corso e guardo le insegne con simpatia, sarà forse per il nome. Mi ha accolto un signore gentile che ha ordinato i libri che non erano disponibili in quel momento.


Un foglietto di carta in una delle vetrine dice: "compra un libro qui, e sarai felice". In effetti sì, ho sentito di aver fatto qualcosa di bello, mi ha dato un po' di serenità. È davvero particolare l'atmosfera che si respira nelle librerie, è quasi sacra ma informale, i libri sono oggetti preziosi ma sono tuoi amici, i tuoi compagni di viaggio. Loro per te ci sono sempre, ti parlano e ti raccontano storie. Voglio diventare amico della Libreria Therese.

Il primo libro è già arrivato oggi: "Trans Europa Express" di Paolo Rumiz. Parla di un viaggio in treno attraverso l'Europa. Il treno rimane sempre il mio mezzo preferito. 
Gli altri che arriveranno sono "Il milione" di Marco Polo e "Autostop con Buddha" di Will Ferguson. Non vedo l'ora di partire, in tutti i sensi! 

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