Tappa in Puglia: lo spezzatino di Pasqua

Uno dei piatti che in giovane età non mi era gradito mangiare era lo spezzatino di Pasqua che prepara ancora adesso mia mamma, originaria della provincia di Foggia. Non mi piaceva per la presenza della carne d'agnello, che non amo tutt'ora, e della verdura. Su quest'ultima ho cambiato radicalmente gusti, sarà l'età adulta...
Ora, mia mamma mi racconta che per lo spezzatino pasquale ci andrebbero agnello e catalogne o altra verdura a foglia verde, tipo le costine. 
Scartata l'ipotesi dell'agnello mi sono recato al supermercato più vicino casa, un Penny Market, deciso ad arrangiarmi con quello che ho trovato: bocconcini di maiale e cimette di rapa in busta surgelate. 
In caso di necessità (e di gusti) io sono per uscire fuori dai rigidi dettami della tradizione, anche a costo di beccarmi gli anatemi dei puristi. Ma che ve ne frega, me lo devo mangiare io!
Mi sono regolato ad occhio e non ho badato al peso degli ingredienti. Di solito tendo a preparare porzioni un po' abbondanti che mi facciano da piatto unico o che io possa utilizzare anche da portarmi al lavoro il giorno dopo, quindi scriverò la ricetta in modo approssimativo e senza quantità precise. Starà al vostro buonsenso regolarvi. 

Ingredienti:
- Bocconcini di carne di proprio gusto, preferibilmente bianca, che sia agnello, maiale, tacchino o vitello. 
- Verdura a foglia verde tipo costine, catalogne, cime di rape, c'è anche chi usa i piselli, addirittura gli asparagi, vanno benissimo, l'importante è che sia di proprio gradimento. 
- Uova, direi un minimo di 2, ma anche 3 o 4, dipende dalla quantità di spezzatino che si intende fare. 
- 1 cipolla
- parmigiano o pecorino
- olio evo
- noce moscata
- un pezzetto di dado

Procedimento:

Ho iniziato col far bollire a lungo le cimette di rapa perché avevo l'impressione che alcuni rametti fossero non troppo teneri, ho usato una quantità d'acqua tale da non doverla poi scolare, per non buttare via sapore e sostanza nutritive, con dentro un mezzo cubetto di dado.
Nel frattempo ho messo in un tegame a parte i bocconcini di maiale con 3/4 di una cipolla che era avanzata in frigo, tagliata sottile e fatto rosolare il tutto a fuoco lento con olio evo. C'è chi lo fa sfumare anche con del vino bianco, ma io non ne avevo a disposizione, quindi niente. 
Quando ho assaggiato la verdura e ho sentito che era cotta a sufficieza l'ho versata insieme alla sua acqua dentro il tegame della carne e ho fatto sobbollire a fuoco basso per una mezz'ora in modo da intenerire anche la carne. 
Poco prima di aver ultimato la cottura ho sbattuto in una ciotola 3 uova con 2 cucchiai di parmigiano ed una generosa spolverata di noce moscata. 
Col fuoco acceso ho versato l'uovo sbattuto nel tegame della carne e verdura ed ho mescolato finché l'uovo non si è rappreso per non farlo diventare come una specie di frittata.
Ho notato che il giallo dell'uovo ha sovrastato visivamente il verde della verdura, probabilmente ho ecceduto con le uova, la prossima volta ne metterò solo 2.

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