Diari di viaggio: Pescara

Bloccati a causa del coronavirus (e chissà per quanto ancora) non mi resta che viaggiare nei miei ricordi, e, con l'aiuto delle centinaia di foto che ho scattato con lo smartphone provo a fare un album mentale raccogliendo mano a mano pezzi di sensazioni e di vissuto. Parto da uno dei posti in Italia che ho visitato più volentieri: Pescara.
Pescara è una città con la quale non ho alcun legame familiare e fino a poco tempo fa non avevo nemmeno amicizie, però, non so perché, esercitava su di me un fascino particolare ed immotivato, non avendola mai vissuta. Un pregiudizio positivo potrei dire. 
I miei unici passaggi in Pescara erano dati dal transito del treno che prendevo da Torino per andare in vacanza a Foggia, e Pescara è una fermata importante sulla linea ferroviaria Adriatica. 
Durante questi viaggi osservavo la città dal finestrino del treno e rimanevo colpito dal suo aspetto ordinato, verdeggiante, moderno, e, cosa di non poco conto, sapevo che c'è il mare.

Piccola parentesi, ho passato gran parte della mia infanzia e adolescenza senza andare al mare poichè in famiglia non abbiamo avuto l'auto per diversi anni, a causa di un incidente stradale (per fortuna senza conseguenze) che ebbero i miei genitori quando ero piccolo. Questa mancanza di mare è sempre stata molto... presente, pressante dentro di me.
All'epoca, per la mia tenera età, non avevo l'indipendenza per potermi permettere di andarci da solo ma la convinzione che prima o poi ci sarei riuscito.
Ebbene, con l'età adulta e l'indipendenza economica arrivò il momento. Tre volte, fino ad ora, sono stato a Pescara: marzo 2017 (week end lungo), giugno 2018 (una settimana di vacanza), maggio 2019 (week end lungo). Un altro  week end era in programma anche per maggio 2020 ma come ben sappiamo ora non è possibile.
Adesso non voglio fare una distinzione su ciò che ho provato la prima, la seconda o la terza volta, tutte e tre le volte è stato bellissimo, io torno sempre volentieri nei posti che mi piacciono (per esempio a Salou, in Spagna, ci sono stato sette volte).

Un po' di storia. La città non è sempre stata un unico agglomerato ma fu unificata negli anni '20 con l'unione di Pescara, la parte di città che sta a sud dell'omonimo fiume, e Castellammare Adriatico che è la parte che sta a nord. Con l'unificazione della città fu creata anche l'attuale Provincia, sotto la spinta popolare, della politica locale e anche di Gabriele d'Annunzio, noto scrittore e poeta che nacque proprio a Pescara.


L'abitato si presenta principalmente dall'aspetto moderno, questo a causa dei pesanti bombardamenti che ha subito durante la seconda guerra mondiale, che hanno lasciato molta distruzione e poco di antico.  È una città quasi tutta ricostruita, molti condomini in stile anni '50 e '60 (ma anche di più recenti) ed una cosa che salta subito all'occhio è la notevole presenza di verde cittadino, molti viali alberati, aiuole, parchi e soprattutto tanti giardini condominiali. E alberi, tanti alberi. Mi piace definire Pescara una città-giardino.
La Strada-Parco
Una particolare menzione alla cosiddetta "strada parco", un lungo viale ricavato dalla rimozione del vecchio tracciato ferroviario (che attualmente è stato arretrato di diverse centinaia di metri, più lontano dal mare), chiuso al traffico automobilistico ed utilizzato come via pedonale, pista ciclabile e sede di mercatini. Un recente progetto (a quanto mi risulta non andato a buon fine) aveva l'obiettivo di trasformare questo viale in una pista per un filobus che collegasse il piazzale della Stazione Centrale a Montesilvano, a nord di Pescara, ma di questo progetto iniziato e mai portato a termine rimangono solo le pensiline semidistrutte delle fermate ed i pali della linea aerea elettrica di alimentazione.
la spiaggia fra Pescara e Montesilvano
Molto bella è la sua posizione geografica, adagiata fra le verdi colline e la spiaggia. Quest'ultimo è sicuramente l'aspetto che preferisco della città e che mi ha portato a sceglierla come meta di villeggiatura: è una città' di mare, ma non una città di mare come tante altre che ci sono in Italia, con i loro porti, i moli e gli scogli. No, Pescara è una città di spiaggia, il tipo di spiaggia che piace a me, lunga, larga, di sabbia chiara e fine, il fondale marino che degrada dolcemente. Il posto ideale per le lunghe passeggiate che adoro. Una caratteristica del tutto simile l'ho trovata a Rimini.

il Viale della Riviera
Molto bello il Viale della Riviera, che costeggia la spiaggia ed i suoi stabilimenti balneari, una strada sia per auto ma con anche un largo marciapiede dove la gente passeggia, corre, porta a spasso il cane e va in bicicletta, il tutto accompagnato da una lunghissima fila di palme.

un locale tipico della zona della movida
Un altro aspetto molto piacevole che ho scoperto a Pescara è la notevole quantità di ristorantini particolari, bistrot-bar e trattorie tipiche concentrati nei dintorni delle vie Firenze e Cesare Battisti, pedonalizzate ed elegantemente adornate di piastrelle per terra. I luoghi della movida cittadina, oltre ovviamente ai ristoranti collocati negli stabilimenti lungo la spiaggia.

la spiaggia cittadina al tramonto
Diverse persone mi hanno detto: "Ma perchè Pescara? Non è una città turistica. Non c'è niente!", snocciolando poi una serie consigli (tra l'altro non richiesti) su dove raccomandano di andare, pensando di sapere loro cosa è meglio per me. Va beh... 
Io semplicemente rispondo che vado a Pescara perchè ha il bello di essere una città con la spiaggia, che io vivo a Torino tutto l'anno e quando vado in vacanza non ho bisogno di vedere palazzi antichi, reperti storici nè beni culturali. Ne ho già tanti qui. Torino in quanto ad eleganza e storia ha già molto da offrire. Se vado a Pescara è perché desidero altre cose.
Un giorno chiacchieravo con la signora impiegata alla reception dell'hotel in cui soggiornavo, mi spiegava che abita da sempre nella zona collinare di Pescara e specialmente nei giorni di sole, mentre scende per recarsi al lavoro, rimane sempre affascinata dalla visione del mare in lontananza, con lo stupore quasi di una bambina. Che fortuna poter godere di uno sfondo così! Torino è una bellissima città, ma ai bei palazzi del centro storico dopo un po' non ci si fa più caso. Lo spettacolo della natura invece è qualcosa che sorprende ed innamora sempre. Una grossa parte di me sogna di vivere al mare, e chissà, Pescara potrebbe essere una città ideale.

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